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April 29th, 2008:

Colloqui di Pace in Uganda

Un giornalista del settimanale The East African  mi ha posto una domanda sulla situazione Ugandese. Ecco la domanda e la mia risposta.

D. Pensa che i colloqui di pace in Uganda possano essere salvati? Se si, cosa dovrebbe fare il governo Ugandese, la comunita’ internazionale e lo LRA per salvare i colloqui da un collasso totale?

R. Certamente la comunita’ internazionale deve fare il suo meglio per far finire una volta per tutte le sofferenze della gente del nord Uganda. Ma potrebbe essere meglio trovare una strada per ricominciare con altri negoziati, in fretta.

L’attuale delegazione dello LRA e’ completamente squalificata. Non rappresenta l’ LRA, e alcuni membri sono quasi certamente un’ infiltrazione del governo Ugandese. E’ facile immaginare che se anche firmassero un accordo, tale accordo non sarebbe onorato.

La forza militare di Kony e’ al suo livello piu’ basso, ma ci sono altre forze che si stanno riorganizzando e c’e’ il grande pericolo che quando un accordo con Kony e lo LRA fosse firmato dal governo Ugandese, altre organizzazioni ribelli potrebbero nascere. Questi nuovi ribelli non avranno molto probabilmente le motivazioni “visionarie” di Kony, ma un approccio molto piu’ pragmatico, piu’ focalizzato sui diritti degli Acholi, cosi come gli Acholi li percepiscono. Cio’ fa che raggiungere un accordo in tempi veloci sia molto importante ma deve essere un accordo che tenga in considerazione le motivate rivendicazioni degli Acholi per evitare che il malcontento si esprima di nuovo in violenza armata. Pensare che sconfiggere lo LRA militarmente sia la fine della questione sarebbe una pericolosa illusione..

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