Una vita in Africa – A life in Africa Rotating Header Image

August 10th, 2010:

Traffico di Persone Umane – Human Traficking

Il quotidiano di Nairobi, Daily Nation, ha pubblicato oggi due paginone centrali sul problema del traffico e sfruttamento delle persone. L’articolo principale prende lo spunto e cita ampiamente un studio fatto dai nostri di KARDS (Koinonia Advisory and Research Services).

KARDS, iniziato e sempre guidato da Richard Muko, opera da da qualche anno nel campo della ricerca sull’emarginazione e sfruttamento dei poveri. Sempre con encomiabile ma poco riconosciuto impegno, e grande qualità.

Potete trovare una versione abbreviata dell’articolo sul sito del Nation, a http://www.nation.co.ke/magazines/Sold%20into%20slavery%20/-/1190/973528/-/item/0/-/835i7z/-/index.html

Daniel non Ha Votato, ma Ha Vinto – Daniel Did Not Vote, but He Won

Il giorno del referendum Daniel non è andato a votare. La domenica successiva è venuto a Kivuli, dove è cresciuto dai 10 ai 18 anni insieme ad un fratello di due anni minore, che sprizzava felicità. Come mai? Daniel e il fratello vivevano a Kawangware, poco lontano da Kivuli e dopo aver terminato la scuola, due anni fa, li abbiamo aiutati a rimettersi insieme alla mamma, ed hanno aperto un chiosco/macelleria, di quel tipo che esiste sono in Africa, difficili da descriversi se non li si vede. Sono comunque capaci di sostenersi e di mantenere la mamma. L’anno scorso poi hanno scoperto anche il papà, che non avevano mai conosciuto perchè la mamma aveva sempre sostenuto che era morto tanto tempo fa, quando loro due erano ancora piccolissimi. Superando le reticenze della mamma sono riususciti a trovare quest’uomo a Limuru, un paesone appena fuori Nairobi. Vive in un tugurio di fango e paglia, ma é proprietario di un terreno di quasi due acri, un patrimonio non da poco. Inoltre è’ un terreno fertilisimo, che potrebbe produrre ortaggi da mantenere bene tutta la famiglia, lavorandolo e vendendo al mercatino di Kawangware, se non fosse che il papà era perennemente ubriaco. Domenica scorsa Daniel era felice perché adagio adagio ha convinto il papà a bere in misura più moderata, e la mamma ha accettato di rimettersi insieme a lui. Cosi, approfittando il giorno del referendum , col costo dei trasporti pubblici più basso perché nessuno si muoveva, c’è stata la grande riunione di famiglia e Daniel mi ha descritto un pasto delizioso, con un pollo alla brace cucinato appena fuori dal tugurio in cui vive il papà. I due fratelli hanno promesso ai gentori di andar da loro ogni sabato per aiutali a lavorare la terra. Per Daniel è stata una vittoria personale ed ha promesso ai genitori che col profitto della macelleria nei prossimi mesi costruirà loro una struttura in legno col tetto di lamiera ondulata. Una vittoria per Daniel, ma anche per tutti i ragazzi di Kivuli che a poco a poco sono venuti a far capannello intorno a noi, e lo hanno ascoltato a bocca aperta.
Italiano English
This blog is multi language by p.osting.it's Babel