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LAVORARE CON LE MANI EDUCA IL CUORE.

Ieri mattina i nove amici francesi dell’associazione “Coup de Pouce” che ci avevano raggiunti il 6 agosto a Lusaka sono rientrati a Parigi. Sono giovani professionisti che usano due settimane delle loro ferie per lavorare manualmente in un progetto di costruzione a scopi umanitari, prediligendo le scuole, le missioni e le associazioni a servizio dei bambini. Non solo lavorano fisicamente ma si impegnano a raccogliere fondi e li mandano in anticipo pur di avere pronto sul posto tutto il materiale necessario ad iniziare il progetto. Cosi lunedì 8 agosto hanno cominciato a lavorare trovando sul posto carriole, badili, cazzuole, sabbia, cemento, materiale per il tetto, porte, sanitari, fili elettrici, prese ecc. e la sera di venerdì 19 la casa che avevamo costruito nel 1988 (due appartamenti di 70 mq.) era completamente rinnovata, con il nuovo tetto rialzato di 50 cm, nuove porte, nuovi sanitari, nuovo impianto elettrico e idraulico. “Coup de pouce” è una espressione idiomatica che significa “aiutino” o “spintarella” e i nostri amici dalle professioni più varie (insegnanti, farmacisti, avvocati, anche un tecnico di un impianto nucleare) coordinati e coadiuvati da un valido team di Koinonia, ci hanno davvero dato una buona spintarella, materiale e morale. Potete vedere nelle foto il prima e il dopo, dove si vede anche il nuovo mango che abbiamo piantato alla celebrazione finale. Grazie ad Hélène che online da Parigi ha coordinato e incoraggiato altri quattro gruppi di volontari che più o meno negli stessi giorni hanno fatto imprese simili in altri paesi Africani.
Il loro spirito ricorda molto quello del GRIMM di Brescia, il cui fondatore Don Serafino Ronchi diceva appunto “Lavorare con le mani educa il cuore”.

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